Warning! The template for this page [undefined.html] doesn't exists.

La Scuola Estiva di Filosofia della Fisica presenta “Processo popolare allo spazio assoluto”

Giovedì 13 luglio, ore 17.00 – Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana


Giovedì 13 luglio la Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana sarà trasformata in un inconsueto tribunale per celebrare il “Processo popolare al concetto di Spazio Assoluto”, iniziativa conclusiva dell’annuale Scuola Estiva internazionale di Filosofia della Fisica, punto di riferimento internazionale per i giovani studiosi di fisica e filosofia della scienza.
Appuntamento alle ore 17.00 per indagare lo Spazio Assoluto, uno dei temi più controversi nel dibattito scientifico e filosofico, a partire dall’avvento della rivoluzione scientifica galileiana e newtoniana.

A svolgere la difficilissima parte di Avvocato difensore dello Spazio assoluto durante il processo sarà Flavia Marcacci, della Pontificia Università Lateranense, mentre la Pubblica Accusa sarà sostenuta da Vincenzo Fano, dell’Università di Urbino. In veste di Giudice ci sarà Franco Pollini.

Non mancheranno i testimoni della difesa, a impersonare le vesti dei grandi scienziati e filosofi che, non solo nell’età moderna ma ancora in quella contemporanea, si sono cimentati su questo tema: a prestare la voce ad Isaac Newton, il grande inquisito, sarà Stefano Bordoni (Università di Bologna), mentre le parti di William Kingdon Clifford saranno prese da Giovanni Macchia (Università di Urbino), quelle di Albert Einstein da Alexander Afriat (Université de Bretagne Occidentale), nella duplice veste sia di testimone difensore che accusatore. Come testimoni dell’accusa si presenteranno invece Galileo Galilei, impersonato da Gino Tarozzi (Università di Urbino),Gottfried Leibniz sarà incarnato da Isabella Tassani (Università di Urbino) e, di nuovo, Albert Einstein sarà rappresentato da Alexander Afriat (Université de Bretagne Occidentale), a testimoniare come la posizione di Einstein sia molto più complessa e sfaccettata, nelle diverse fasi della sua attività scientifica, di quella generalmente tramandata dalla storia della scienza.

Già iniziata lo scorso 10 luglio a Urbino, la Scuola Estiva di Filosofia della Fisica festeggia quest’anno il suo ventesimo anniversario e può essere considerata patrimonio della nostra città in quanto ha sempre trovato in Cesena la sua sede ideale, alternandosi in questa opera con la città e l’Università di Urbino.
Da sempre attenta a fornire introduzioni alle tematiche più dibattute all'interno della filosofia della fisica, la Scuola ha scelto di occuparsi quest’anno di spazio-tempo e di fisica quantistica. Ad analizzare i problemi connessi a tale tematica sono studiosi di riconosciuta fama internazionale che hanno offerto contributi rilevanti alla comprensione delle relazioni tra meccanica quantistica e relatività generale. In questa prospettiva saranno analizzate proposte teoriche come quella della teoria delle stringhe e della più recente loop quantum gravity ideata, assieme a Lee Smolin e Abhay Ashtekar, da Carlo Rovelli, autore di libri di successo come “Sette brevi lezioni di fisica” e il recente “L’ordine del tempo”, che sarà uno dei relatori della scuola.

La Scuola estiva internazionale in Filosofia della Fisica è promossa dal Centro Interuniversitario di Ricerca in Filosofia e Fondamenti della Fisica (CIRFIS); dal Dipartimento di Scienze Pure e Applicate (DiSPeA) – Università di Urbino; dalla Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS) e dall' Istituto di Studi Filosofici, Università di Lugano (FNS Project: Quantities) e il Comune di Cesena ed è stata inserita tra gli eventi per i festeggiamenti per i 510 anni dell'Università di Urbino. A guidare i lavori della scuola Vincenzo Fano, professore di Logica e Filosofia della Scienza presso l'Ateneo urbinate e direttore di questa ventesima edizione.

Informazioni: vincenzo.fano@uniurb.it